Alcune malattie sono ben difficili da debellare, e anche se curate, spesso tornano come incubi, specie se legate alla genetica, come la muta francese, dunque trasmissibili.
Il solo modo per tenere alla larga varie patologie, oltre all'uso del buon senso, consiste nell'attenersi ad una severa profilassi da implementare nella routine, basata sull'igiene ma anche sulla scelta dei migliori alimenti, freschi, non contaminati ed esenti da muffe spesso invisibili ad occhio nudo: scrupolosi accorgimenti saranno determinanti per una corretta conduzione del nostro allevamento.
Apro la presente sezione a puro scopo informativo verso i lettori allevatori, per segnalare (in continuo aggiornamento) le più comuni malattie e problematiche in cui si potrebbe incappare durante l'allevamento. Alcuni rimedi, non necessitano di una prescrizione veterinaria, altri sì, per cui è bene sempre tenere presente che i nostri uccelli non mostreranno segni evidenti di malattia, fintanto lo stadio della stessa non porterà i medesimi a segnalarcele, cioè allo stadio AVANZATO, sarà d'uopo oltre che tenere gli occhi ben aperti, intervenire tempestivamente evitando di rimandare anche solo di qualche ora, figuriamoci di giorni.
La scelta di contattare ed affidarsi ad un bravo veterinario aviare, sarà oltremodo vincente, allo scopo di monitorare costantemente il livello di salute degli inquilini del nostro allevamento.
Ondulato di colore
Peso corporeo - 30 / 40 gr
Frequenza cardiaca - da 240 a 600 battiti al minuto
Frequenza respiratoria - da 75 a 96 atti al minuto
Temperatura corporea - da 42,0 a 42,4 gradi centigradi
Fabbisogno quotidiano di cibo - 6-8 gr/24 ore
Fabbisogno quotidiano di acqua - 3-5 ml/24 ore
Uova in media deposte - 5/6 uova
Durata della cova - 18-20 giorni
Abbandono del nido - 4/5 settimane
Separazione dai genitori - dopo altri 10 giorni
Ondulato di forma e posizione
Peso corporeo - 70/90 gr
Frequenza cardiaca - da 240 a 600 battiti al minuto
Frequenza respiratoria - da 75 a 96 atti al minuto
Temperatura corporea - da 42,0 a 42,4 gradi centigradi
Fabbisogno quotidiano di cibo - 9-10 gr/24 ore
Fabbisogno quotidiano di acqua - 6-8 ml/24 ore
Uova in media deposte - 5/6 uova
Durata della cova - 18-20 giorni
Abbandono del nido - 4/5 settimane
Separazione dai genitori - dopo altri 15 giorni
di Marco Canova
Medico veterinario aviare. Un titolo che implica un insito fardello. Aviare parola derivante da “Aves” la classe di animali, intesa come entità tassonomica, che comprende tutti gli Uccelli.
Molto spesso si tende a dimenticare tutto ciò e si considera la classe Aves alla stregua di una specie, come il Cane o il Gatto. Tanto per fare un esempio il Cane ed il Gatto
appartengono alla classe dei Mammiferi (Mammalia). Pertanto l’equivalente di un medico veterinario aviare sarebbe un medico che curi tutti i Mammiferi, uomo compreso. Dal Topo all’Elefante, dal
Canguro al Delfino, dall’Ornitorinco al Cavallo. Personalmente, pertanto, non prendo alla leggera quell’ultima parola ma con profondo senso di responsabilità.
Ebbene dopo questa prolissa quanto doverosa premessa, conscio che il tempo che si dedica alla lettura di un articolo sul web è scarso, vediamo di affrontare il vero “clou” di questa
dissertazione. Può esistere un medico veterinario in grado di curare gli Uccelli? Ebbene io credo di sì, come credo peraltro che possa essere maturata solo mediante un lungo percorso di
apprendimento che richiede anche molta passione. Sarebbe pertanto auspicabile che le Università tengano conto di questa necessità e provvedano ad attivare corsi di specializzazione ad hoc che
ahimè, attualmente scarseggiano.
Ma quali sono le caratteristiche di un buon veterinario? E cosa fa esattamente? E come lo si diventa? Beh, per sapere tutto ciò forse si farebbe prima a diventare veterinario e a provarle sulla
propria pelle…
Ciò che penso è che ci vogliano anni di esperienza e tanto studio, le patologie sono tante, i sintomi variano tra le specie, come diversa è la suscettibilità. Ma soprattutto serve intuito. Avete
capito bene, INTUITO.
Lasciate che vi racconti un aneddoto. Prima visita in un allevamento a casa di un presidente di un club di allevatori. Mi vengono riferiti i sintomi ed avanzo un sospetto diagnostico. Eseguo i
primi test con il microscopio direttamente in loco e riduco la lista delle mie possibili diagnosi con un forte sospetto verso una determinata patologia. Passo 10 minuti a spiegare la necessità di
ulteriori esami presso un laboratorio esterno chiarendo la necessità di una diagnosi certa prima di iniziare il trattamento. L’allevatore accetta ed eseguiamo le analisi. Dopo alcuni giorni il
laboratorio risponde affermando che il mio sospetto diagnostico non è valido. Chiamo l’allevatore, riferisco i risultati aggiungendo che sono convinto della mia intuizione e che vorrei eseguire
di nuovo il test perché sospetto un falso negativo. Purtroppo queste eventualità sono possibili e non sono riconducibili ad errore umano ma alla sensibilità del test. L’allevatore rimane allibito
e si chiede se valga la pena di spendere altri soldi dopo che qualche giorno prima avevo affermato che il laboratorio ci avrebbe fornito una risposta certa sulla patologia e che i suoi animali
stanno continuando a morire. Alla fine rifacciamo il test e dopo alcuni giorni di fremente attesa il mio sospetto diagnostico viene confermato. Iniziamo la terapia e debelliamo il problema
riuscendo ad ottenere una fantastica covata. Ebbene se non avessi seguito il mio intuito non avremmo trovato il bandolo della matassa poiché avremmo dato per buono l’esito del test e mi sarei
orientato verso altre patologie.
Un buon veterinario deve avere il coraggio del proprio sospetto diagnostico. Ovviamente ciò è possibile solo grazie ad una profonda conoscenza di base ma anche grazie ad una
buona dose di intuito. Conoscenza ed intuizione presi singolarmente sono condizione necessaria ma NON sufficiente, vanno per forza di cose associati. E’ inutile che io stia qui a dissertare sulle
patologie fornendo un compendio di medicina aviare, per questo esistono i libri ce ne sono tanti credetemi (non ascoltate chi vi dice il contrario, sono in inglese ma ci sono) è mia opinione che
sia molto più importante sensibilizzare il proprietario o l’allevatore su come saper riconoscere i sintomi e capire se l’animale o gli animali si trovano in uno stato patologico. Capire cosa
l’abbia provocato è compito del medico. Parliamo quindi dei sintomi ed iniziamo precisando da subito una cosa sulla classe Aves: ha il brutto vizio di fingere di non stare male, poiché un
uccello che sta male in natura viene scelto per essere predato. Se sto male la prima regola è non dare a vederlo. Questo istinto ancestrale è in maggiore o minore misura presente in tutti gli
Uccelli da compagnia e ovviamente rende il compito più difficile. Spesso i proprietari si accorgono che un soggetto sta male solo quando è troppo tardi. Riduzione dell’attività o
eventualmente del canto, piumaggio rovinato o arruffato, rumori respiratori, gonfiore attorno all’occhio, respirazione a ritmo sincrono con l’innalzamento della coda o a becco aperto, incapacità
di rimanere sul trespolo, feci liquide di colore alterato o maleodoranti, addome gonfio, zoppia, scarsità di appetito, rimanere sul fondo della gabbia, deperimento e dimagrimento eccessivo sono
tutti sintomi associabili a patologia.
Molte persone, specie sui forum online, lamentano l’elevato costo degli esami collaterali che si utilizzano negli Uccelli per confermare o giungere ad una diagnosi. In primis gradirei chiarire
che in base alla mia esperienza i costi sono i medesimi, se non addirittura inferiori a quelli praticati per il Cane o il Gatto. Ovviamente non posso parlare a nome di tutti i miei colleghi ma
solo in base a quelli con i quali ho avuto modo di confrontarmi. D’altra parte il test ha un suo costo sia in termini di materiale che di know-how. E qui giungiamo ad un punto chiave: si può
ovviamente cercare di limitare le diagnostiche collaterali, ma non si può fare senza di esse. Fare test inutili è sbagliato, ma non poter fare test perché costano è una rovina.
Certamente ogni proprietario ha una sua sensibilità ed è disposto a spendere cifre diverse anche indipendentemente dal valore dell’animale, sia esso un Canarino o un Cacatua. Ciò che vorrei
sottolineare è l’importanza di ottenere una diagnosi certa. Indipendentemente dalla sua preparazione il veterinario necessita a volte di test, per effettuare la diagnosi. E’ anche un discorso di
serietà, non si può iniziare un trattamento a caso, si rischia di fare più male che bene. Molte volte mi confronto con proprietari ed allevatori che provano a tentoni o su consiglio di
“amici” ad impostare piani terapeutici fai-da-te. I risultati sono tra i più disastrosi. Si trattano i problemi batterici con gli antiparassitari, i parassiti e le micosi con i chemioterapici, si
somministrano agli animali farmaci umani raccattati qua e là. E alla fine magari si riducono pure i sintomi (sparando nel mucchio qualcosa si ammazza) ma non si risolve il problema. E’ come se
per un banale raffreddore mi prendessi un antimicotico, un antiprotozoario, un antibiotico ed un antineoplastico. Qualcosa ucciderò per forza… forse anche me stesso in effetti… Non sarebbe quindi
opportuno consultare un esperto?
Ed è qui che si evidenzia un altro ruolo chiave del veterinario: il consulente. Fornire consigli, direttive, indicazioni è alla base del mio lavoro. Vi dirò che quando mi confronto con un
cliente, la maggior parte del tempo la passo a dare indicazioni. Negli Uccelli l’interazione con l’ambiente e la relativa gestione sono fondamentali. Per curare una patologia bisogna innanzitutto
risolvere, ad esempio, le cause ambientali o nutrizionali coinvolte nell’insorgere della malattia stessa.
Beh, le cose da dire sarebbero tantissime. Ho voluto dare questo piccolo contributo generico in modo da chiarire un po’ questa professione poco conosciuta e diffusa anche dagli stessi veterinari.
Avevo affermato che il tempo che si dedica ad un articolo sul web è scarso e temo di essere andato ben oltre “l’accettabile” quindi passiamo di volata alla frase conclusiva…
La medicina non lascia alcuno spazio all’improvvisazione. Pertanto è fondamentale rivolgersi a delle figure specializzate. Capisco le difficoltà nel reperire un medico veterinario aviare, siamo
pochi rapportati agli altri Colleghi che si occupano di cani e gatti ma non vuol dire che non esistiamo. E’ inoltre facilmente intuibile che avvalersi della collaborazione di un veterinario
aviare fa la differenza quando si ha a che fare con animali così particolari. Tanto difficile da reperire quanto utile una volta scovato.
Marco Canova, laureato in Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Bologna, è medico veterinario libero professionista, si occupa prevalentemente di Uccelli e collabora con alcune strutture veterinarie della sua zona. Da più di dieci anni è coinvolto nel recupero dell’avifauna presso il CRAS Lipu di Bologna.
Per ulteriori informazioni http://www.marcocanova.it/
Gli uccelli granivori come ogni specie vivente hanno delle patologie specifiche non sempre sovrapponibili a quelle degli altri uccelli specie se insettivori. L’intestino degli uccelli granivori e’ anatomicamente predisposto ad elaborare grandi quantita’ di cibo in quanto deve sopportare il transito e l’elaborazione di alimento pari al 25% del suo peso corporeo; un uccello di 18 grammi deve mangiare 5 grammi di cibo e 10 cc di acqua al giorno. Nel piccolo intestino avviene la digestione e l’assorbimento del cibo, se comparato a quello dei mammiferi non presenta delle suddivisioni cosi’ chiare in duodeno, digiuno e ileo. Inoltre le sue caratteristiche morfologiche (lunghezza, tipo di ciechi grandi e ben sviluppati, si differenziano dagli uccelli insettivori piccoli e assenti). L’alimento ingerito, dopo il continuo rimescolamento e triturazione da parte del proventricolo sia per la sua motilita’, che per la lenta macerazione ad opera di succhi gastrici , subisce solo nell’intestino processi fermentativi di particolare importanza dovuti all’azione della flora batterica presente in grande quantita’ nell’intestino. La quale fermenta gli idrati di carbonio, scinde la cellulosa e le proteine contenute nei semi, risintetizza le proteine meglio utilizzabili dagli uccelli, sintetizza gli aminoacidi indispensabili, nonche’ tutte le vitamine del gruppo B e la vitamina K, come la K2 (menachinoni) sintetizzata dai microrganismi intestinali.
DIAGNOSI DEI PROBLEMI INTESTINALI
Le feci dovrebbero essere ben formate di colore nero –verdastro piu’ o meno scuro nella parte periferica, bianco opaco semisolide per gli urati, nella parte centrale . Se la emissione della quota degli urati è in forma fluida tale fluidita’ puo’derivare sia da una condizione di stress che da una dieta troppo liquida. Se la parte centrale è gialla si puo’sospettare una insufficienza epatica o renale. Se le feci si presentano omogenee grigio-biancastre si puo’ essere in presenza di una cloacite, enterite, calcolosi cloacale.
Se verdi: o insufficienza epatica o eccesso di vegetali
Se nere: uccelli che non bevono e mangiano
salmonellosi: giallastra
aflatossicosi: acquosa biancastra
carenza di calcio: biancastra
Per una esatta diagnosi 24 ore prima del trasporto il fondo della gabbia dovrebbe essere rivestito di carta oleata per consentire l´esame della quantità e della qualità delle feci tenendo presente che il trasporto riduce di solito la consistenza delle deiezioni.
Meglio ancora tamponi cloacali dei riproduttori.
Gli urati possono essere prelevati dalla carta oleata con una siringa e sottoposti ad analisi analoghe a quelle delle urine di mammifero.
La funzione di defecare dei nostri uccelli deve essere eseguita con un´unica rapida e naturale contrazione, senza disturbo alla sua normale attività, oltre che l’uccello non deve avvertire la necessità di completare con il becco la pulizia della cloaca e dintorni.
Le feci, di un colore neroverdastro punteggiato di bianco, devono essere piccole,equilibratamente consistenti, non lasciare aloni quando si depositano sulla carta sottostante e non si devono allargare a raggiera.
Quando si è in presenza di diarrea è sempre utile eseguire uno striscio di feci a fresco, direttamente su vetrino portaoggetti. Il preparato deve essere esaminato previa colorazione di Gram per evidenziare la presenza di Giardia sp., batteri Gram- e lieviti.
Esame normale delle feci: bacilli e cocchi Gram + , la microflora Gram - dovrebbe rappresentare meno del 5% della normale microflora fecale, e i lieviti dovrebbero essere rari.
PATOLOGIE NEONATALI DI NATURA BATTERICA
COLIBACILLOSI: è una malattia condizionata dagli stress quali viaggi, il cambio di alimentazione, gli sbalzi climatici, il sovraffollamento e le malattie virali. I sintomi principali sono caratterizzati da feci liquide nei nidiacei (il nido si presenta bagnato) o gonfiore addominale negli adulti con diarrea profusa scura, abbattimento del sensorio, sete intensa, letargia . Tuttavia si puo manifestare anche in forma setticemica con polmonite aereosacculite, una complicazione frequente è il gonfiore degli occhi dovuto all’insorgenza di germi di irruzione secondaria, stafilococchi che determinano l’incollamento delle palpebre con materiale catarrale.
Come terapia gli antibiotici ad ampio spettro maggiormente impiegati sono quelli a base di amoxicillina + acido clavulanico (Augmentin). L’amossicillina viene dosata in ragione di 600 mg/litro d’acqua x 7 giorni. Augmentin pediatrico 312, 5 mg 1 gr in 100 ml di acqua.
Nelle enteriti batteriche puo’ avere successo in cui i batteri responsabili della malattia siano sensibili all’antibiotico .
Fluorchinoloni: somministrare 200 mg/litro x 7 giorni.
Baytril 2,5%: somministrare 8 cc x litro di acqua (altri autori 5 cc x litro di acqua)
Baytril 5%: somministrare 4 cc x litro di acqua x 7 giorni
Baytril 10%: somministrare 2 cc x litro di acqua
Ciproxin 500: somministrare ½ compressa /litro di acqua o /Kg di pastone x 7 giorni
Humatin capsule da 250 mg: somministrare 1 capsula /litro e mezzo di acqua o Kg di pastone x 7 giorni
Zoomicina –N streptomicina 2,288g, neomicina 1,230g
MEGABATTERIOSI : è sostenuta da un microrganismo gram positivo di grosse dimensioni, creduto dapprima un fungo (micosi 80), ma successivamente all’esame del microscopio elettronico è risultato un batterio. A causa delle dimensioni nettamente piu’ grandi di quelle degli altri batteri è stato denominato “megabatterium”. L’unico farmaco a cui attualmente è ritenuto sensibile è l’anfotericina B, contenuta nel fungilin. Altri antimicotici (nistatina, miconazolo,clotrimazolo, ecc.) risultano completamente inefficaci nel trattamento della megabatteriosi.
Si consigliano le seguenti dosi: 1 goccia al giorno dal secondo giorno di vita ai pullus per tre giorni. 8 ml/litro di acqua ai genitori, se si usano le balie il trattamento va effettuato a quest’ultime per 10 giorni consecutivi prima che schiudono le uova + ACIDIFICARE L’’ACQUA con ACETO (1 cucchiaino da caffe per litro di acqua) , in quanto i megabbatteri ostruendo i condotti ghiandolari del pproventricolo, bloccano le secrezioni acide, il ph gastrico s’innalza oltre la norma e la digestione tende a bloccarsi per questo spesso i pullus muoiono con il gozzo pieno.
In alternativa al fungilin ottimo è risultato pure il Ketoconazolo (Nizoral 200 mg) ½ compressa per litro di acqua per almeno 15 giorni.
MORTALITA’ EMBRIONALE
MICOPLASMOSI DELL’APPARATO RIPRODUTTORE
E’ una patologia che si presenta in uccelli apparentemente sani con problemi che riguardano le uova , gli embrioni e i nati.
Determina problemi di ovogenesi esclusivamente sulle femmine durante la stagione della cova.con notevole incremento di uova non feconde, numerose femmine che senza apparente motivo abbandonano il nido e non covano, elevata mortalità di embrioni in momenti diversi del loro sviluppo, embrioni maturi che non riescono a schiudere il guscio dell’uovo, nidiacei deboli o ipotrofici con ritardo di crescita, femmine che non imbeccano i picooli, novelli che dimagriscono,ritardo della muta.
Terapia: Tilan 200 2ml per litro di acqua per 4/5 giorni dopo la muta e prima delle cove, solo se dovesse essere necessario tale intervento può essere ripetuto tra la prima e la seconda cova.
La mortalità embrionale è spesso associata a infezione di E. COLI- CITROBACTER- PSEUDOMONAS- Spesso si tratta di una patogia latente, LA STAFILOCOCCOSI, che spesso è causa di mortalità embrionale più o meno precoce. E’ indicato in questi casi , trattare i riproduttori, prima della stagione cove (un mese prima circa) con un antibiotico ad ampio spettro, tipo BAYTRIL, cui aggiungere anche un antimicotico come il fungilin, per escludere anche le cause micotiche.
BLACK SPOT (PUNTO NERO)
Il tanto temuto punto nero altro non è che l’evidenzazione attraverso la sottile parete addominale della cistifellea molto ingrossata. Questa situazione si verifica sovente nei nidiacei affetti da patologie epatiche o gastroenteriche.Molto spesso si tratta di infezioni da enterobatteri , trattabili con antibiotici ad ampio spettro o piu’ opportunamente selezionando l’antibiotico da usare sulla base delle indicazioni date dall’antibiogramma.
La neomicina contenuta nel bimixin (1 compressa /litro d’acqua per 7 giorni) in associazione all’anfotericina B contenuta nel fungilin ( 8 cc/litro d’acqua per 8 giorni) dovrebbe risolvere molte patologie gastroenteriche.
PATOLOGIE NEONATALI DI NATURA VIRALE
Herpesvirus spesso responsabili di cheratocongiuntivite.
Poliomavirus colpisce anche i nostri uccelli generando una elevata mortalità tra i nidiacei di 2 – 3 giorni. Si osserva un ritardo nello sviluppo, un piumaggio difettoso, un alterato accrescimento della mandibola. Paramixovirus: possono essere portatori dei paramixovirus dei gruppi 1,2,3.
Gruppo1:eudopeste aviare o malattia di Newcastle che nel Gould genera congiuntivite e lesioni a carico della faringe;
Gruppo 2: frequentemente isolato nei passeriformi che risultano portatori uo’ produrre dimagrimento e polmonite;
Gruppo 3 :causa torcicollo e convulsioni.
Terapia
Nonostante i vaccini siano stati prodotti inizialmente per i polli il ceppo La Sota puo’ essere utilizzato efficacemente anche in altre specie come i PASSERIFORMI
PATOLOGIE NEONATALI DI NATURA PARASSITARIA
Coccidiosi: MAI PRIMA DI 7 - 8 GIORNI (tempo di incubazione)
I sintomi principali sono: fegato debordante – tensione intestinale – astenia- arruffamento del piumaggio che diventa opaco: nei giovani sono tipiche le infezioni da coccidi (isospora o atoxoplasma) che non si manifestano mai prima dei 7 giorni di vita (periodo di incubazione) confermate con un semplice esame parassitologico delle feci (raccolte nelle 24 ore). I soggetti fortement debilitati presentano magrezza al petto (petto a coltello) con muscolatura pressocchè assente, ventre rientrante e infiammato nerastro o arrossato oppure gonfio e tumefatto con vena molto visibile.
TERAPIA
Come terapia vanno bene l’amprolium –sulfaclorpiridazina – toltrazuril, il migliore è il toltrazuril: (Baycox: PRATICAMENTE 1,5 cc/litro in due cicli di 5 giorni intervallati da 2 di riposo).( 1 beverino da 50 ml 4 gocce)
La posologia ideale è di 7 mg/kg/die, in commercio esistono varie formulazioni del prodotto : la più idonea al nostro scopo sembra essere il Baycox soluzione al 2,5% (100 ml), possiamo quindi utilizzare 50mg/l in acqua da bere per due cicli ciascuno di due giorni consecutivi. Intervallandoli con 5 giorni di sospensione.
Vengono anche somministrati come terapia i sulfamidici, ma nel Diamante di Gould hanno scarsa efficacia, inoltre il toltrazuril sembra avere uno spettro d’azione più ampio non solo verso i protozoi del genere Isospora, ma anche verso il genere Atoxoplasma e viene somministrato per periodi più brevi, risulta inoltre meno tossico e non interferisce con i fattori della coagulazione, in particolare con la vitamina K (antiemorragica).
L’ESB30% si somministra alla dose di1,5 gr/litro di acqua + 1 fiala di vitamina K (Konakion per 3 giorni per ½ litro di acqua).
La Giardiasi: è provocata da un flagellato Giardia spp, occasionalmente presente nell’apparato digerente, è un protozoo a simmetria bilaterale, mobile per la presenza di quattro flagelli, vive nel lume dell’intestino tenue, il suo potere patogeno è piuttosto ridotto ed è legato a fattori meccanici dovuti a grandi masse di questo parassita nel lume intestinale che aderendo alla mucosa , interferiscono sull’assorbimento. Il trattamento è a base di ronidazolo o di metronidazolo (metridazol 5 gr per litro di acqua per 7 giorni) non diluito puo’ uccidere un diamante di gould.
PARASSITI ESTERNI
ACARIASI:
Acariosi del piumaggio
L’acariasi piu’ frequente nei Diamanti di Gould è l’acariasi delle penne, trattasi di aracnidi chiamati comunemente acari delle penne che vivono, si nutrono e si riproducono costantemente sull’uccello ,si nutrono sia della pelle (forfora e cheratina), che delle penne, la parte piu’ tenera , barbe e barbule. Quando un uccello viene infestato da questi insetti ,presenta oltre a un costante prurito, la perdita di alcune penne copritrici in particolare vicino al becco , sul collo e sulle ali. Si puo’ evidenziare osservando sia le penne delle ali che della coda ,le quali manifestano sia sulle barbe che sulle barbule una piu’ o meno estesa velatura della penna causata dalle loro voraci mandibole.Talvolta quando vengono assaliti da un numero considerevole di questi acari,oltre ai danni sopra citati si possono avere anche casi di decesso.
Polvere di piretro o polvere per parassiti composta da naftil e metilcarbammato possono tenere lontano se usati con una certa frequenza queste fastidiose infestazioni.Si possono trattare singolarmente i soggetti colpiti, con ivermectina (ivomec) che deve essere diluito 1:9 con glicole o glicerina liquida e la dose consigliata per via orale è di 1 goccia massimo 2 per via orale. La natura oleosa dell’ivomec non ne permette la diluizione in acqua poiché il farmaco piu’ leggero tende a galleggiare in superficie e verrebbe facilmente somministrato in dose eccessiva agli uccelli. Attenzione se dato per via orale una sola goccia di ivomec non diluito puo’ uccidere un Diamante di Gould.
PROBLEMI METABOLICI PIU’ FREQUENTI
UOVA CON GUSCIO MOLLE
Questi sintomi sono frequentemente osservati nei casi di colibacillosi e in caso di esito analitico favorevole si dovrebbero effettuare trattamenti con antibiotici a largo spettro (fluorchinoloni o amoxicillina).
EPATOPATIE
Generalmente sono conseguenti a: coccidiosi, infezioni batteriche sistemiche, malnutrizione (dieta troppo grassa od intossicazione da semi avariati),anche lo stomaco ingrossato (per esempio per proventricolite) puo’ determinare un certo spostamento del fegato oltre il limite sternale.
Praticamente si dovrebbe somministrare:
anticoccidico (Baycox) 1,5 cc/litro x 5 giorni x 5 giorni
un antibiotico ad ampio spettro (Baytril 2,5) 8 cc/litro x 7 giorni
l’anfotericina B (Fungilin) 8cc/litro.
Vitamina K: Konakion gocce o izoK
Da tener presente che trattamenti cosi’ energici possono anche non essere sopportati da un Diamante di Gould in stato di tossicosi.
IMMUNOSTIMOLANTI
Esistono sostanze immunostimolanti con la capacità di aumentare le difese dell’organismo contro le infezioni: Levamisolo utilizzato come vermifugo è solito in ornitologia essere somministrato sotto forma di cloridrato di levamisolo. Come immunostimolante la dose da utilizzarsi è del 10% della dose come antielmintico, cioè 4 – 5 gocce per litro di acqua. Secondo studi realizzati il trattamento piu’ efficace è quello a intermittenza. Si somministra per 3 giorni di seguito con un periodo di riposo di tre giorni per poi ripetere l’operazione.
AVIGUARD (Probiotici)
Un differente discorso va affrontato per quanto concerne l’Aviguard. E’un prodotto liofilizzato costituito da flora microbica intestinale apatogena di origine aviare, che viene somministrato ai pulcini di un giorno o a soggetti adulti per prevenire la colonizzazione da salmonella, secondo il concetto della esclusione competitiva. Per esclusione competitiva si intende il principio secondo cui la flora batterica apatogena inibisce la colonizzazione e lo sviluppo di germi patogeni quali le salmonelle. Fino ad nell’ornitofilia vengono usati i cosiddetti fermenti lattici o meglio ceppi batterici benefici del tratto gastrointestinale come il lactobacillus acidophilus e il bifidobacterium come l’enterogermina fiale per uso umano. Probabilmente l’ Aviguard costituito da flora batterica di origine aviare, potrebbe essere un trattamento utile e mirato anche per i nostri uccelli. Il problema è che in commercio esiste i formulazioni idonee agli allevamenti di polli sottoforma di bustine ciascuna delle quali contiene 2000 dosi da sciogliere in 5 litri di acqua da somministrare per 3 giorni. Il tempo di challenge cioè l’efficacia del prodotto si manifesta già circa 24 ore post trattamento occorrendo solo 8 ore per la colonizzazione e la stabilizzazione della microflora somministrata.
1 fiala per litro di acqua
FONIOGOLD (semi):
E’ un cereale rosso-brunastro che viene prodotto da una pianta tropicale la DIGITARIA EXILIS detta anche DIGITARIA ACHA o FONIO.Tale pianta è coltivata prevalentemente in Sierra Leone , Gambia, Guinea,Bissau,Senegal,Cameron, Nigeria tra i 250 e 1500 metri sul livello del mare.contiene:
proteine: 12% con tutti gli aminoacidi essenziali
lipidi:1,5%
vitamine
sali minerali (Ferro e calcio)
Favonoidi: infatti l’effetto gozzigeno del FONIO è dovuto proprio alla presenza di due flavonoidi (apigeina e luteina) che inibiscono la secrezione degli ormoni tiroidei. I flavonoidi o meglio i bioflavonoidi sono un gruppo di sostanze polifenoliche contenute in piante,semi,frutti,e fiori che sembrano possedere attività antibatterica, antinfiammatoria,antivirale,antineoplastica ed antitrombotica, molte delle loro azioni sono dovute al loro elevato potere antiossidante.
Dr. Giancarlo Lotierzo
Medico Veterinario
(Specialista in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale)
(Specialista in Tecnologia e Patologia delle specie Avicole del Coniglio e della Selvaggina)
via Umberto Nobile ,14 - 84025 Eboli (SA)
indirizzo E – mail lotierzogc@ ciaoweb.it
La displasia dell'anca si manifesta nei piccoli in seguito ad una grave carenza di calcio. Alcuni potrebbero assicurare di fornire ossi di seppia e grit a volontà, per favorire un apporto di calcio ai riproduttori/novelli tale da ricoprire il loro fabbisogno, ma questo non è del tutto sufficiente in alcuni casi, specie quando si alleva al chiuso.
Allevando in locali chiusi, impossibilitando gli uccelli a dei giornalieri bagni di sole, precursore della vitamina D3 essenziale per l'assorbimento del Calcio, si potrebbe intercorrere in problemi di displasia dell'anca o rachitismo. Preso atto del problema, il primo intervento da fare, è quello di legare con del nastro di carta gommata, le zampette del pulcino e somministrare immediatamente e per almeno 4-5 giorni di fila del calcio liquido e in seguito una volta la settimana - MA solo se quest'ultimo è combinato con la vitamina D3 - perché alcuni integratori di calcio (anche di ditte famose) non hanno implementato questa essenziale variante, per cui i due migliori prodotti, certamente efficaci e che hanno ricevuto un plauso in tutto il mondo che mi sento qui di consigliare, sono:
1 - Calcivet della Birdcare Company, prodotto che uso e che facilmente reperibile anche su ebay.
2 - Calcivet della Vetafarm, ottimo anche quest'ultimo, ma probabilmente più caro rispetto al primo per via delle spese di spedizione, calcolando che verrà spedito dall'Australia a differenza del primo che arriva dall'Inghilterra.
3 - Calcio D3, un prodotto Italiano da poco sul mercato, più coveniente ma che ancora non ho provato.
Il nastro di carta gommata, potrà essere rimosso dieci, dodici giorni dopo l'inizio di questo trattamento.
Qui sotto riporto una lista più o meno aggiornata dei veterinari aviari presenti sul nostro territorio: sei un veternario aviare e il tuo nome non è presente nella seguente? Manda una mail a sculpdav76@gmail.com inserendo nome, cognome, indirizzo, città e numeri di telefono (specificare skype, cell o altro).
Lombardia
GNALI Fabio Brescia Via Chiusure 71 030-318999
fabio.gnali@libero.it
GRAMPA Federica Busto Arsizio (VA) Via Lepanto 7
fgvet@libero.it
POSSENTI Marzia Cassano D'Adda (MI) Via Europa 189
0363-63246
grayne@tiscali.it
PECCATI Claudio Specialista in tecnologia e patologia aviare 21100 Varese (VA) Via Ravasi 23
0332-287724
0332-287724
338-9310122
cpeccati@libero.it
CROSTA Lorenzo
VETERINARI MONTEVECCHIA
VIA COMO 5 - 23874 MONTEVECCHIA (LC).
Tel. 039-9331123 - 334-9438240
www.veterinarimontevecchia.it
TIMOSSI Linda
VETERINARI MONTEVECCHIA
VIA COMO 5 - 23874 MONTEVECCHIA (LC).
Tel. 039-9331123 - 334-9438240
www.veterinarimontevecchia.it
GRANATA Roberto 20083 Gaggiano (MI) Via Gramsci 45
02.98081636
vet.gagg@tiscali.it
COZZI Donatella Legnano (MI) Via XX Settembre, 18
331-454343
rattomila@tiscali.it
RIPAMONTI Roberto Medico Veterinario 20068 Peschiera Borromeo (MI) Via Turati Filippo, 14/G 02-55302644
338-6469346
clinicavet.galilei@libero.it
TIRLONI Elena Ambulatorio Veterinario Associato Di D.ssa Manfredini S. e D.ssa Tirloni E. 24048 Treviolo (BG) Via Roma, 63
035-201114
333-2767871
GHELFI Elena Clinica Veterinaria citt¨¤ di Pavia 27100 Pavia (PV) Viale Cremona, 179
0382-571510
VISIGALLI Giuseppe Clinica Veterinaria Liana Blu 20039 Varedo (MI) Via Crispi Francesco, 14
0362-544020
347-2471285
herpbepp@tiscali.it
Piemonte
BIELLI Mattia Ambulatorio Veterinario 28100 Novara (NO) Viale Buonarroti Michelangelo, 20/A 0321-624480
335-6687471
mtbielli@tin.it
VERRA Marco 12012 Boves (CN) Largo IV Novembre, 13
0171-389994
348-7938981
VIALE Alessandro 14100 Asti (AT) Corso Savona 19
338-8378976
ales.viale@tiscali.it
VALPREDA Enzo 14100 Asti Via Gozzano 5/a
0141-216887
Liguria
PALESTRA Luca Studio Veterinario Marino 16134 Genova (GE) Via Vesuvio, 31/R
010-2424899
Loredana Sorrenti Genova (GE) Via L. Montaldo, 6 010-811620
Melania Verdina La Spezia Via delle Cave 144
338-3656333
lostris1@supereva.it
Friuli Venezia Giulia
ZUCCA Paolo D.V.M. Ph.D Laboratorio di Cognizione Animale e Neuroscienze Comparative, Dipartimento di Psicologia, Universit¨¤ degli Studi di Trieste 34100 Trieste (TS) Via S.Anastasio, 12
0405-587103
0405-587104
zucca@units.it
http://www.psico.units.it/labs/acn-lab/eng_p/e042b1_stres.html
Trentino Alto Adige
MULE' Fondo (TN)Via Mazzini, 4
338-8821639
MUSSA Elena Via Teatro, 51 Mori (TN)
0464-910874
339-6567025
Veneto
CATANIA Salvatore
320-6235205
salvocataniavet@libero.it
BELLESE Alessandro e Ambulatorio Veterinario 30038 Spinea (VE) Via Buonaroti, 38/A/B
0415-412007
0419-52847
ambuvetspinea@libero.it
MENEGHIN Ketti Ambulatorio Veterinario San Giorgio 30020 Marcon (VE) Villaggio della Cooperazionea, 20
041-5951668
kettivik@inwind.it
CATTAROSSI Diego
Medico Veterinario, phD
31032Casale sul Sile (TV)
Via G. Marconi, 48/C
0422-820468
0422-820468
347-9334350
diegocattarossi@gmail.comwww.diegocattarossi.com/blogwww.diegocattarossi.com/ambulatorio
AVANZI Marta Dr.Avanzi - Dr. Mori Ambulatorio Veterinario Associato 31033 Castelfranco Veneto (TV) Via S. Pio X, 154
0423-722094
BENINI Fabrizio Ambulatorio Veterinario Biban 31030 Biban di Carbonera (TV) Via Iv Novembre, 13
0422-445022
02-700431175
exoticben@libero.it
BEDIN Marco Clinica Veterinaria Euganea 35043 Monselice (PD) Via Tiziano, 6
0429-789809
0429-701765
338-4009259
dott.bedin@libero.it
RIGHETTI Martina Via Pincini, 1 Garda (VR)
ciri.gigi@jumpy.it
TARRICONE Luciano, via S.S. 16 N° 2287/c Polesella (RO) tel.0425-947670
cel. 339-4682583
Polesella Via Colombo 26 (RO)
0425-947670
ospedale.vet@wmail.it
TONIOLO Benedetta
Ambulatorio Veterinario Arcella - S. Carlo
Padova (PD) Via T Vecellio, 86
049-600067
dedetta@inwind.it
TREVISARI Matteo, Via Bassette, 5
Castel D'Azzano (VR)
045-8521460
Emilia Romagna
SANTUNIONE GRANDI Franco, Via Cornadura, 11
41058 Vignola (MO)
059-773226
DELOGU Mauro 40060 Dozza (BO) Via di Mezzo, 6 0542-672573
ZAMBONI Livia Dr.ssa L. Zamboni E Dr.ssa M. Carretta Ambulatorio Veterinario Associato 40024 Castel San Pietro Terme (BO) Via Mazzini Giuseppe, 6
051-948094
BERTONI Pierfrancesco Veterinary Health Center 42042 Fabbrico (RE) Via Don Sturzo 14
0522-665295
0522-665295
335-6114033
BULZAC Andrea, Via Vittorio Veneto, 27
Faenza
333-5490078
GIORDANO & LAMETTI
Ambulatorio Veterinario
Via Pironi, 4 Viserba di Rimini (RN)
0541-735008
info@riminiveterinari.it
www.riminiveterinari.it
LORO Andrea, Via Idice 111/A
40050 Ozzano dell'Emilia (BO)
347-5714505
andreasnake@lycos.it
LUGARESI Giulia, Via Sbarretti, 92
Pievesestina (FC)
347-9118382
L'Ospedale degli animali
Ferrara (FE) Via Zucchini 81/83
0532-773954
NARDINI Giordano
Spilamberto (MO) P.za Sassatelli, 28
059-783272
329-4271591
www.ambulatorioveterinario.net
SANTURIONE-GRANDI Franca
Vignola (MO) Via Cornadura, 11
059-776898
348-9232751
TONELLI Alberto
Visite domiciliari
360-976980
Toscana
ARUS Alberto,
57127 Livorno Via Montebello 107
0586-800932
0586-800932
CAMERONI Silvia Clinica veterinaria 24H 55060 San Michele in Escheto (LU) via Martiri di Liggieri, 10H
0583-370500
BRUNETTI Leonardo e Maria Cristina Stroscio Clinica Veterinaria Ambulatorio Veterinario 51100 Pistoia (PT) Via Bonellina, 242
0573-382344
TENTI Gabriele Medico Veterinario
Clinica Veterinaria Il Falco
C/o Ippodromo Dei Pini
ViaSarzanese Valdera 750
Follonica (GR)
tel 0566 871060 - Cell:3279382276
gfvtenti@yahoo.com
www.clinicaveterinariailfalco.it
TROSSARELLO Rossana
S. Marcello Pistoiese (PT)
Via Marconi, 367
0573-630599
347-7644844
mtrossar@libero.it
SCOCCIANTI Simone
Clinica veterinaria 24 ore
Firenze (FI)
Via Senese, 259/B
055-2322025
clinicavet24ore@libero.it
PUGGENI Enrico
Montemurlo (PO) Via Agricoltura, 23
0547-651751
PEPE Vittorio
Prato Via Roma, 282
0574-633773
339-8760611
NUTI Fabio
Stagno (LI) Via Aurelia, 136
0586-941089
GIROMELLA Giacomo
Pistoia (PT) Via Bellini, 4
0573-25956
347-3340168
VACCARINO Roberto
Ambulatorio veterinario Staff Dott. Vaccarino Roberto e Dott. Copped¨¨ Simone
54036 Marina di Carrara (MS)
Via Firenze, 15 bis
0585-630268
328-7440110
roberto.vaccarino@virgilio.it
Marche
Dott. Marata Andrea
Ambulatorio veterinario Animal Salus
Medicina e chirurgia di animali esotici
Via Carducci 32 – 62015 Monte San Giusto (MC)
Tel. 0733 539131 Cell. 339 4170948
Mail: andreamarata@libero.it
www.animalsalus.com
MARIANI Massimo
62017 Recanati (MC) Via S. Francesco 12
333-3969555
mariani.vet@tiscali.it
Dott.ssa Katiuscia Cavallin
Rimini, Ravenna e Rovigo (su appuntamento)
Cell 3497377516
katiuscia.cavallin@gmail.com
Lazio
COLLARILE Tommaso Veterinaria Caffarella 00179 Roma (RM) Via Crivellucci Amedeo, 42
06-789732
06-7840355
349-1823727
tomtokio@tiscali.it
MELILLO Alessandro Veterinaria Clinica Omniavet 00125 Roma (RM) Piazza Omiccioli, 5
06-52453374
birdalex@tiscali.it
SELLERI Paolo
Roma (RM) Via Sandro Giovannini, 53
06-8273512
pseller@tin.it
ZONETTI Stefano Zoospedale Flaminio Srl Clinica veterinaria 00191 Roma (RM) Via Bomarzo, 36
06-3330186
06-3333208
06-3336110
SPAGOCCI Federico
00172 Roma (RM) Via dei Meli, 10B
06-97618558
la_fenice@Fastwebnet.it
DINACCI Adriano
00189 Roma (RM) Via Cassia 701
06-33269465
347-9869109
adriano.dinacci@fastwebnet.it
CROCE Amerio
00182 Roma (RM) VIa Alghero 5/6/7
06-70301455
PELICELLA Fabio
00034 Colleferro (RM) Via Latina 96
06-9701558
pelicella@libero.it
MARCHETTI Gianluca
00012 Guidonia-Montecelio (RM) Via dell'Albuccione, 68
347-2909036
gianlu-marchetti@libero.it
Abruzzo
TODISCO Gianluca Medico Veterinario, Universit¨¤ degli Studi di Teramo Giudice Esperto FOI
Teramo (TE)
393-7506220
todvet@yahoo.it
Campania
CONZO Gino
80129 Napoli (NA) Via Morghen Raffaele, 187
329-1661573
gino.conzo@fastwebnet.it
ASCIONE Gennaro Veterinario - Allevatore Gloster Fancy
80056 Ercolano (NA) Via Cupa Monti,73/E
081-7775771
vetrino@inwind.it
D'OVIDIO Dario
Via C. Colombo 118
80022 Arzano (NA)
349.6068826
333.2380533
dariodovidio@yahoo.it
PUGLIA
Veterinario Einaudi
via Colaianni 23 - Bari
Tel 0805018674
JEMMETT Laurence Patrick Ambulatorio Veterinario 70122 Bari (BA) Via Garruba Michele, 52
080-5219822
CAPURSO Ortensia
70021 Acquaviva delle Fonti (BA)
Via Don Minzoni 6
080-758739
347-1768625
ortensia.capurso@inwind.it
CIACCIA Domenico
70022 Altamura (BA)
Via Bolzano 13
080-3114021
domenicociaccia@libero.it
TULLIO Daniele
70010 Casamassima (BA) Via Deledda Grazia, 32 080-676050
349-6734133
dantull@tin.it
FONTANA Patrizio Raffaele Studio Medico Veterinario
74024 Manduria (TA) Via Uggiano Montefusco, 6
099.9793951
340.3770709
Sicilia
Marco Luparello
Clinica Veterinaria San Lorenzo
Palermo (PA) via San Lorenzo n°44
tel.3475594427
Ignazio Pumilia
Trapani (TP)
Tel. 333/2063391
ignazio.pumi@yahoo.it
AMBULATORIO VETERINARIO
SPINNATO DOTT.SSA G. LOREDANA
via XVI Marzo, 1
Monreale (Palermo)
cell 388.3432699
SELLERI Paolo - COLLARILE Tommaso
Centro Veterinario Trinacria 90145
Palermo (PA)
Via E Torricelli, 36-38
091-6830040
centrovettrinacria@interfree.it
COCO Giuseppe
Via Parco Cristallo 30
95030 Tremestieri Etneo(CT)
347.8780552
Sardegna
Dott. Piera Sabiu
09134 Pirri (CA)
via Vesalio 13
tel: 070 500781
Dott.ssa Sara Loddo(studio dottor Ibba Fabrizio)
Località Poggio Dei Pini
09012 CAPOTERRA (CA)Italia
tel: 070725552
Biomedica Zoe
Via Polonia nn.111/113/115
Località Quartello - 09047 Quartu Sant’Elena (CA)
Tel. e Fax: 070 8676091
Cell: 333 8224379
333 8224379
e-mail: info@biomedicazoe.it
Dottor Giuseppe Cosseddu
Via Tirso n°12
09122 Cagliari
Tel. 070270889
Cell. 3289153453
Ambulatorio Veterinario Animali Esotici E Non Convenzionali
Dr.ssa Roberta Demontis
Via Luna e Sole 50/A - 07100 Sassari (SS)
tel fax 079 3758328 cell 338 9372136