ALIMENTAZIONE - AGGIORNATO IL 28/10/2014

Alimentare con prodotti naturali sempre.

L'alimentazione nel mio allevamento, si basa sulla scelta di prodotti naturali e controllati, che questi siano semi fino ad arrivare alla verdura, poco importa, la linea ferrea che ho adottato comprende tutto ciò che finisce nelle gabbie, dall'alimentazione alla semplice lettiera.

 

Per come la vedo io, e per il Business enorme (talvolta fraudolento) che ruota intorno a questo mondo ma anche a quello degli sportivi, gli integratori e prodotti vari sono inutili quando si somministra un'alimentazione davvero ricca e genuina, esente da sostanze chimiche ergo pesticidi, ma soprattutto variata e sempre fresca avendo molta cura di pulire scrupolosamente mangiatoie e soprattutto beverini, lavando e disinfettando tutte le volte i contenitori del pastoncino che sono stati a contatto con uovo, ad esempio.

 

Non è mia intenzione demonizzare prodotti commerciali, ma la mia fede nel campo dell'alimentazione, mi spinge ad usare più buonsenso che dare credibilità a dei prodotti per lo più sintetici e che non sempre vengono assimilati a dovere dall'organismo. La prova di quanto affermo qui, l'ho vissuta sulla mia persona: se dovessi avere una carenza di zinco, ad esempio, non andrei mai a comprare l'integratore di tale minerale, ma conoscendo il contenuto del medesimo nei cibi, sarei indirizzato a comprare delle ostriche. Qualcuno potrebbe pensare che in teoria è la stessa cosa, ma non è affatto così: difficilmente l'organismo assimila vitamine e minerali sintetici, e i loro benefici al limite potrebbero essere nulli se non addirittura in parte tossici.

Le aziende produttrici sono alla continua ricerca di qualcosa che dia loro modo di vendere, per cui cosa c'è di più semplice che prendere un gruppo di ricercatori, e mettere in evidenza QUELLA cosa come salutare e foriera di grandissimi benefici? Chiunque può farlo (e quanti soldi investiti per far diventare roba inutile come prodotti portentosi) ma ciò che resta difficile è ottenere una validazione ufficiale di quello studio.

 

Questo significa che gli integratori sono inutili? NO, anche gli integratori possono trovare uno specifico utilizzo e tornare utili, ma soltanto in determinate circostanze, cioè NON NELLA NORMA. Ci sono delle eccezioni a parte il periodo riproduttivo che necessita soprattutto di una maggiore quantità di carboidrati e minerali, specie per uccelli che per ovvie ragioni non possono godere di frequenti "bagni di sole": a questi ultimi, l'integrazione di Calcio e  Vit. D3 è d'obbligo, specialmente d'inverno. Io utilizzo il calcio liquido con addizionata vit D3  e Magnesio (Il calcio in polvere non soddisfa dei requisiti da me richiesti nella mia routine) lo acquisto online come il 99% dei prodotti che utilizzo e lo compro direttamente nel Regno Unito.

 

È per questo motivo, che cerco di fare a meno somministrando in piccole quantità, ma spesso, verdura e ortaggi i più sicuri possibili; tutto ciò che possa giovare alla loro salute aumentando di conseguenza il livello qualitativo della vita degli ondulati, mediante una dieta giornaliera ricca e variata. E attenzione, perché a causa dell'impoverimento dovuto al suolo e all'uso indiscriminato di pesticidi anche in molta frutta e verdura viene a dimezzarsi il contenuto di vitamine e minerali: più i terreni sono ricchi di minerali e poveri di veleni, lontani dall'inquinamento, e più la nostra frutta e verdura sarà da considerarsi "genuina", ovvero SOLO nell'orto di casa.

 

Di controparte la soluzione non può essere oggettivamente quella di sostituire i medesimi elementi con integratori; l'acido ascorbico per esempio, che viene più volte spacciato per vitamina C, non lo è affatto, bensì è solo un distillato della medesima che per essere completa deve essere composta in ordine decrescente e in proporzioni ottimali anche da: ascorbinogeno, bioflavonoidi, rutina, tirosinasi, fattore J, fattore K, fattore P.

 

Acclarato signori miei che a questo punto, nemmeno l'alfa tocoferolo è la vitamina E, così come nemmeno l'acido retinoico è la vitamina A etc. etc... quindi Sì all'uso di integratori MA con raziocinio e buon senso, mai pensare che da soli possano sostituire una sana alimentazione fornendo così quanto necessitano i nostri ondulati, durante le varie fasi d'allevamento.

 

Alcuni alimenti possono far bene se dati in piccole dosi occasionalmente, ma se dati di frequente diventano veleno. Se prendiamo il prezzemolo, come pianta aromatica, bisogna comprendere che la sua somministrazione va effettuata sporadicamente, poiché contiene l'Apiolo: un fenilpropanoide presente negli oli essenziali della pianta, tossico che se assunto in quantità eccessive potrebbe condurre a paresi muscolari, inoltre impedisce l'assorbimento del calcio. Questo significa quindi che non bisogna somministrare prezzemolo? No, questo significa semplicemente che il suo uso dovrà essere saltuario, evitando di somministrarlo agli ondulati durante la fase di deposizione e negli stati da deficienza di calcio, poiché lo stesso contribuisce a dare notevoli benefici, a differenza del tanto osannato Aglio che NULLA apporta che già non sia presente nella "regolare" alimentazione, se non il pericolo di irritazioni al gozzo (e altro) derivato dalla somministrazione dello stesso. 

 

 

Alcuni confondono l'uso di frutta con la verdura e ortaggi: la frutta contiene fruttosio, uno zucchero che non fa certo bene in quantità elevate o assorbito giornalmente; per cui il detto una mela al giorno toglie il VET di torno, non funziona affatto poiché creerebbe problemi gastrici, oltre che alimentare e favorire la proliferazione del Macrorhabuds ornithogaster, l'agente eziologico della proventricolite fungina, conosciuta anche come "Megabatteri". La frutta va somministrata come in tutte le cose, con raziocinio, in base al tipo, il contenuto di zuccheri presente (l'uva contiene ad esempio troppi zuccheri) e logicamente alla provenienza: frutta e verdura inclusa, non devono essere trattate, e ancora, sarà sempre bene lavarle e risciacquarle con cura poiché i pericoli in agguato hanno varie fonti.

 

 

MAI USARE VERDURA O FRUTTA DI DUBBIA PROVENIENZA (anticrittogamici sistemici!)

MAI USARE VERDURA O FRUTTA OGM (Organismo geneticamente modificato).

 

Altra accortezza che ho messo in cantiere per una ulteriore mia rassicurazione sulla conduzione di una sana ed ottimale alimentazione, è l'uso di probiotici e prebiotici, batteri eubiotici che favoriscono una regolare e attiva microflora intestinale.

 

I probiotici sono veri e propri organismi viventi che riescono ad arrivare all'intestino passando dallo stomaco senza essere distrutti dai succhi gastrici dell'ondulato, stazionando neell'ultima parte del loro intestino; a loro volta questi batteri devono essere stimolati e alimentati con sostanze prebiotiche.

Con l'uso di Probiotici rafforzeremo così di molto il sistema immunitario di ogni ondulato, e avremo certamente soggetti molto più in salute. Io di tutti i prodotti in commercio, ho scelto questo dell'aves (Aves Probiotic) perché oltre ad avere azione probiotica con un alto numero di batteri eubiotici senza lattosio, svolge al 50% anche azione prebiotica.

 

Quando uso i probiotici e i prebiotici? Semplice, innanzitutto per le coppie in allevamento sempre, e sicuramente ogni volta che durante l'anno necessito di introdurre alimenti "nuovi o di stagione", qualche giorno, giusto per aiutare a rinforzare la microflora batterica intestinale. Il prodotto dell'Aves Probiotic al suo interno ha un misurino  piccolino se non lo trovate in superfice cercatelo sul fondo; le dosi sono divise  così: 2 misurini per kg di pastoncino, e di 6 misurini per litro d'acqua. In concomitanza uso acidificare l'acqua con aceto (di mele) in ragione di 3-4 ml per litro d'acqua.

 

 

Non dimentichiamo mai che una sana alimentazione, deve essere sempre affiancata ad un'altrettanto sana attività fisica. Ondulati in anguste gabbie, difficilmente avranno dei corpi tonici e muscolosi, traducibile infine in problematiche legate alla condizione ideale per procreare.

È indispensabile l'uso della voliera nell'allevamento degli ondulati: soggetti sani, vispi, dei volatori robusti, si distingueranno nettamente nel periodo delle cove rispetto a quelli che stazioneranno durante l'anno in gabbioni da 90 o 120 cm.

 

Occhipinti Davide

 

Semi e Misto - UB16

La scelta dei semi è molto importante, e nonostante questo bisogna fare attenzione nel comprare i semi da chi certamente ne ha cura del magazzinaggio finale, i passaggi precedenti purtroppo e spesso ci sono sconosciuti, in fede speriamo quindi di non prendere cantonate: sicuramente comprarli da un negoziante serie e onesto, dà una certa serenità apparente, ma non sempre è così. Io ho scelto di usare la marca Beyers, perché conosco a grandi linee le ditte Italiane che la importano, e mi sono trovato bene sia per la qualità dei semi che per le varie formulazioni dei misti, e per questo non intendo cambiare.

 

Utilizzo quindi di base il misto BUDGIE CHAMPION come mantenimento, mentre la BUDGIE BREEDING  durante la riproduzione con un'aggiunta di AGAPORNIS SUPREME; tutte miscele di qualità superiore confezionate dalla Beyers, leader in Europa e nel mondo.Alla presente miscela apporto dei cambiamenti in base al periodo dell'anno, togliendo nel periodo estivo il girasole micro. In inverno nella miscela uso mettere un cucchiaino da caffé di olio di fegato di merluzzo che compro annualmente in farmacia (il prodotto tende a rovinarsi dopo l'apertura e durare pochi mesi), in 5 kg di misto che preparo ogni volta e mescolando il tutto velocemente per far sì che i semi assorbano il tutto; ad intervalli dalla fine di Novembre agli inizi di Aprile.

 

I semi di fonio, come da immagine, li do una o due volte la settimana.

 

Spighe di Panico, esclusivamente da coltivazioni Italiane e Francesi. 

 

I semi della salute e condizionatori, a disposizione tuttoi l'anno in moderate quantità.

 

I semi della salute o condizionatori, sono inoltre lasciati liberamente a disposizione in piccole mangiatoiette portasali nelle gabbie sia da riproduzione che in voliera.


N.B. I SEMI OLEOSI QUALI NIGER, CANAPA, GIRASOLE, NOCI ETC. ETC. SONO IMPORTANTISSIMI NELLA DIETA DEI NOSTRI ONDULATI, PERCHÈ CONTENGONO ACIDI GRASSI (essenziali per una salute ferrea) e che NON manchino mai nella loro dieta; ricordiamoci però che l'ABUSO di questi ultimi, crea spesso problemi, per cui somministrare tali semi con moderazione.

 

 

Qui sotto alcune foto dei misti che uso:

 

 

Percentuali semi nelle miscele Beyers - Deli Nature
Percentuali semi nelle miscele Beyers - Deli Nature
Misto Beyers - Budgie Breeding (67)
Misto Beyers - Budgie Breeding (67)
Misto Beyers - Budgie Champion o Super (66)
Misto Beyers - Budgie Champion o Super (66)
Percentuali semi - Misto Parrocchetti Beyers
Percentuali semi - Misto Parrocchetti Beyers
Misto Beyers - Premium Agapornis (71)
Misto Beyers - Premium Agapornis (71)
Percentuali grossomodo semi misto Beyers
Percentuali grossomodo semi misto Beyers
Misto Beyers - Healthseed Mixture Supreme (93)
Misto Beyers - Healthseed Mixture Supreme (93)
Avena decorticata, generalmente ammollata insieme ad altri cereali e servita nel pastoncino.
Avena decorticata, generalmente ammollata insieme ad altri cereali e servita nel pastoncino.
Avena "vestita", usata tal quale in mangiatoie in voliera o alle coppie con piccoli.
Avena "vestita", usata tal quale in mangiatoie in voliera o alle coppie con piccoli.
CHIA (Salvia Hispanica – Salvia Colubariae)
CHIA (Salvia Hispanica – Salvia Colubariae)

È un seme che contiene non meno del 23% di acidi grassi poli-insaturi, che ne fanno il seme con il più alto tenore di acidi grassi omega 3, di tutto il regno vegetale. Inoltre, è una fonte preziosa di proteine specifiche, dotate di una catena di amino-acidi perfetta, questo seme è molto ricco di minerali. É indicato per l’allevamento della prole e per tutta la fase di sviluppo ed impiumagione dei giovani fino a muta ultimata, vanta anche forti proprietà idratanti.

Semi di Fonio
Semi di Fonio
Girasole Micro.
Girasole Micro.

Il Pastoncino - UB16

Questi sono gli ingredienti base del pastoncino che uso durante la stagione riproduttiva, e che somministro tre volte la settimana (massimo nei primi giorni di vita dei pulli, poi riduco a due) non di più per evitare eccessi nutritivi. Durante la muta apporto delle modifiche, cambio in genere anche le verdure, aggiungendo peperoni tritati al posto del cavolfiore e riduco di due uova aggiungendo due cucchiai di farina di erba medica, pisellini fini scongelati dalla sera prima alternati a mais dolce in piccole quantità.

Per una cottura ottimale dell'uovo e una facile rimozione del guscio, uso sempre bollire le medesime la sera prima, facendo attenzione a scolarle senza che subiscano shock termici ma semplicemente lasciandole raffreddare durante la notte in frigo avvolte nella stagnola, avendone cura di uscirle per grattarle almeno un'ora. Le sbuccerete con incredibile semplicità. dell'uovo non si butta nulla in ornitologia, i gusci li trito regolarmente con un mortaietto in due minuti, e li mescolo al composto finale.

I miei ondulati gradiscono molto questo composto da me preparato, fatto con ingredienti scelti. 

In una vaschetta di quelle per gelato da 1kg per intenderci, verso il pane grattuggiato o un pastoncino secco (Io uso questo della stessa ditta dove acquisto i semi) , le spezie con il germe di grano o altro, mescolo  e aggiungo l'uovo intero grattugiato con annessi gusci. Mescolo ancora il composto e vi aggiungo le verdure grattugiate, dopo aver scolato il grano (oltre al grano duro, uso anche il farro e l'orzo perlato, un mix dei tre cereali insieme) ammollato da 48 ore lo sciacquo con cura sotto acqua corrente, lo scolo e lo verso nel composto, e dopo la mescolata finale, il tutto è pronto per essere servito in vaschettine piccole per coppie o in ciotole più sostanziose per le voliere coi soggetti giovani in muta. Il composto su indicato, è preparato proporzionalmente per 15 coppie con nidiata al seguito.


 

Per i novelli in muta (dopo il 3° mese di vita), e per i riproduttori stanchi dalle fatiche della cova, uso un composto molto simile al precedente non più di due volte a settimana, ma senza uova, a maggior ragione se ci troviamo nel periodo che intercorre la fine di Maggio fino ad arrivare alla fine di Settembre. Su una base di pastoncino della Deli Nature secco per Ondulati, all'incirca 100 gr, la unisco con timo (sia secco che fresco), germe di grano, cayenna e semi di finocchio e finocchietto selvatico, bacche di ginepro ammollate (un cucchiaino da caffé, fatta eccezione del timo che va inserito un cucchiaio da cucina); grano ammollato 48 ore ben sciacquato e ben scolato, una carota o due (a seconda della grandezza), due cime di broccoli o cavolfiori  e quattro/cinque ravanelli; un cucchiaio da cucina di succo di barbabietola rossa da coltivazioni biologiche (bio-dinamico) tenderà ad ammorbidire il tutto ulteriormente. Nel Periodo estivo unisco a tale composto del mais fresco e in parte immaturo (di norma spighe di panico ammollate 48 ore), quasi allo stato lattiginoso, dopo aver mescolato molto bene il composto.

 

N.B. Gli ortaggi vanno tutti grattugiati (carote, cavolfiori, broccoli, ravanelli etc.) e il succo di barbabietola va assolutamente evitato due mesi prima della mostre, poiché macchia così come more e mirtilli.

Un tritatutto in allevamento è indispensabile, da Lidl è possibile acquistare (trovandolo disponibile durante l'anno) un elettrodomestico eccezionale di una nota marca, sinonimo di garanzia e qualità ad un prezzo davvero imbattibile, nulla ha a che invidiare a grandi marche quali Moulinex e altre ancora, al prezzo irrisorio di 12.90 euro.

 

Il presente tritatutto presenta sostanzialmente tre grossi vantaggi: è pratico da pulire, da montare e oltre ha anche un pulsante turbo per tritare eventuali corpi più duri, oltre ad una capienza maggiore in rapporto qualità prezzo rispetto agli altri solitamente la metà di quest'ultimo.

Chiaramente chi avrà un grosso allevamento (oltre le 30 coppie) necessiterà di un robot da cucina con maggiore capienza, mentre chi detiene la coppia in casa, potrà usare una semplice grattugia universale a mano, anche per l'uovo (molto più veloce e pratico).

 

Un eccellente acquisto di cui non vi pentirete.

 

Risultato visivo di un tipo di Pastoncino che somministro durante la fase di allevamento.

Pastoncino completo (senza uovo aggiunto) UB16 appetibilità 100%
Pastoncino completo (senza uovo aggiunto) UB16 appetibilità 100%
Lo stesso Pastoncino, ma con aggiunta di cereali ammollati 48h (Grano duro, orzo perlato, farro)
Lo stesso Pastoncino, ma con aggiunta di cereali ammollati 48h (Grano duro, orzo perlato, farro)
Crescione piantato in fioriere a soli 5 giorni dalla semina. A partire dal 6* giorno, viene tagliato a piccole porzioni e amalgamato al pastoncino, utile nel periodo d'allevamento poiché le giovani piantine sono particolarmente ricche di calcio.
Crescione piantato in fioriere a soli 5 giorni dalla semina. A partire dal 6* giorno, viene tagliato a piccole porzioni e amalgamato al pastoncino, utile nel periodo d'allevamento poiché le giovani piantine sono particolarmente ricche di calcio.

Verdure utilizzate - UB16

Regolarmente utilizzate nel mio allevamento, le seguenti verdure (anche altre, ma riporto qui le classiche maggiormente utilizzate). Importante come sempre lavare bene la verdura, lascio dopo una sciacquata inziale, le medesime a bagno con acqua e bicarbonato di sodio in una bacinella, in misura di un cucchiaio ogni litro d'acqua, dopo una mezzora ripasso alla fase di risciacquo sotto acqua corrente, ponendole poi in un contenitore per la centrifuga. 

Cerco di ruotare la somministrazione di tali alimenti, in modo da non somministrarle tutti i giorni, ma uno sì e l'altro no, alternando a volte con verdure selvatiche comunemente erbe spontanee.

Gli spinaci sono delle verdure molto apprezzate, così come l'indivia e la bietola, che divorano letteralmente in poche ore. Broccoletti e finocchi vengono somministrati con una certa moderazione, così come il basilico, che do loro massimo un paio di volte al mese.

Non uso assolutamente aglio nel mio allevamento né tantomeno cipolle, perché da studi scientifici è uscito fuori che non solo non portano alcuna utilità ma possono causare seri problemi agli uccelli. 

I peperoncini di cayenna, li somministro freschi se è possibile durante il periodo estivo, pertanto vengono molto graditi dai miei ondulati che li rosicchiano con un certo appetito e vengono consumati massimo nell'arco di un paio di giorni.

La verdura viene somministrata umida, mai bagnata, per scongiurare pericoli legati alle enteriti e nella maggior parte dei casi, viene consumata nell'arco del giornata.

Non credo neanche nell'utilizzo dell'Aoe intesa come cibo, ma penso sia molto buona come cicatrizzante o semplicemente da addizionare all'acqua del bagnetto per migliorare la morbidezza del piumaggio.

 

Copyright © Davide Occhipinti - vietato pubblicare testo e immagini senza la mia autorizzazione.

 

 

 

 

Erbe spontanee e altro - UB16

Non utilizzo molte varietà di erbe spontanee, perché alcune non molto gradite dai miei ondulati, ma le seguenti illustrate a sinistra, hanno riscosso molto successo soprattutto il crespigno, il centocchio e la portulaca che oltre ai gambi teneri e le foglie, consumano anche i semi.

Raccolgo personalmente tali erbe, lontano dai centri abitati nelle vicinanze di casa mia in campagna, dove crescono rigogliose molte varietà ai piedi della collina, e dove puntualmente in ogni periodo dell'anno non s'attardano a crescere e fiorire.

Per sicurezza, lavo sempre anche le medesime, utilizzando la classica acqua e bicarbonato, togliere le eventuali foglie appassite e dopo averle risciacquate per rimuovere il bicarbonato e centrifugate, le servo tal quali appese nelle pinzette presenti nelle gabbie.

Un appunto speciale, per chi alleva ondulati è da tenere in forte considerazione l'uso dell'Eucalyptus globulus, una varietà presente in Italia soprattutto al Centro/Sud.

Gli Ondulati nel corso dei secoli hanno stretto un forte legame con quest'albero, non solo nidificandovi ma anche masticando rami e foglie, e grazie agli oli essenziali dell'albero, si rafforza il loro sistema immunitario, come anche un ottimo antistress perché i pappagallini rosicchiando rami e foglie impiegano il tempo in quelle che io chiamo "attività ricreative" spesso sottovalutate in allevamento; in definitiva oltre all'utile anche il dilettevole.

Tali alberi furono importati dall'Australia per bonificare le paludi Pontine e zone acquitrinose d'Italia, grazie alla caratteristica drenante dei medesimi impiantati, e li possiamo trovare un po' ovunque. Non tutti gli Eucalipti però vanno bene, delle moltissime specie solo poche sono apprezzate dai nostri ondulati, e tra queste la più facile da reperire è proprio la varietà Globulus.

Nelle mie voliere gabbie e voliere, ogni tanto metto dei rametti (nelle voliere anche rami consistenti) che vengono apprezzati e ben rosicchiati. Gli ondulati nel corso dei millenni ne hanno tratto molteplici benefici, e da sempre ho sostenuto il loro impiego in allevamento con una certa continuità. E' sempre bene lavare e controllare tali rami, che non siano malati o che non vi siano inoltre presenze di feci da altri uccelli: un occhio sempre attento e vigile, senza farsi prendere dalle ansie, farà sempre la differenza in un allevamento.

 

È sempre bene preferire verdura (e anche frutta) di stagione, evitando prodotti derivati dalle serre e primizie.

 

Grit e altro... UB16

Come blocchetti iodati, me li faccio da me, troverete il procedimento e gli ingredienti in "trucchi e consigli utili". Questi blocchetti non mancano mai nelle gabbie e voliere, insieme alle ossa di seppia rigorosamente acquistati o, in caso di ossa spiaggiate o da pescheria, bollite per almeno 1 ora, e poi infornate per altri 40 minuti per sterilizzarle bene.

Il grit lo somministro soltanto ai soggetti in voliera, in piccoli portasali, come nelle gabbie da riproduzione fino all'inizio della deposizione, dopodiché lo tolgo anche da lì.

Sia grit calcareo che ossi di seppia sono una buona fonte di carbonato di calcio, grazie alla quale gli uccelli (non gli umani) sintetizzano il calcio necessario nel loro organismo per la costruzione di ossa e del guscio dell'uovo nel periodo riproduttivo. Una buona fonte luminosa naturale in allevamento mediante finestre non dovrebbe mai mancare, anche se NON sufficiente; l'irradiazione diretta alla luce solare (non il cocente solleone) è tutt'altra cosa. Come supporto ogni tanto, sarebbe bene, specialmente in fase di riproduzione/cove fornire un integratore di calcio con presente nello stesso una fonte sufficiente di VIT. D3: ho implementato CALCIVET, prodotto da una nota ditta Inglese, la Birdcare Company. 15 ML di Calcivet, vanno diluiti in 1 litro d'acqua, e somministrati una o due volte la settimana. Ricordo che la vit D3 è liposolubile, per cui l'uso di questo prodotto è consigliato a coloro i quali allevano all'interno di strutture dove, per ovvie ragioni, gli uccelli difficilmente possono godere dei benefici bagni di sole.

 

L'aceto, come consigliato dal dottor Todisco, lo uso sempre e devo dire che non ho avuto problemi di piccole enteriti o altro, grazie all'acidificazione dell'acqua mettendone 3-4 ml (di vino bianco o mele) ogni litro d'acqua.

 

Non utilizzando griglie sul fondo, visto che gli ondulati amano rovistare talvolta per terra, devo giocoforza usare una lettiera. La scelta era caduta obbligatoriamente puntando su un prodotto di alta qualità senza guardare molto al risparmio che non disdegno certo: una famosa lettiera a base di silicati che avrebbe avuto il potere di inattivare parassiti (acari e affini), sterile e con capacità di assorbire e uccidere molti patogeni quali anche il virus della New Castle.

Sfortunatamente tale lettiera era molto polverosa, e temendo di contrarre in futuro una fastidiosissima patologia (La SILICOSI) ho optato dapprima per del trinciato di faggio, che aveva il difetto di finire dai fondi delle gabbie sul pavimento con ingente spreco, fino ad arrivare a provare con grande mia soddisfazione, una lettiera naturale al 100% ed esente da funghi: Pellets di paglia. Quest'ultima lettiera ha un prezzo davvero basso, attualmente 15 kg li pago 3,90 euro e i fondi delle gabbie restano a lungo puliti, molto più rispetto alle precedente Porilan e al trinciato di faggio. Il tutto mantiene un aspetto molto ordinato e pulito fino a due settimane di utilizzo e anche tre; basta aver cura di rimuovere settimanalmente dai fondi delle gabbie da cova, gli accumuli di grosse feci evacuate dalle femmine in deposizione e cova. 

Per quanto riguarda la lettiera in voliera invece, la scelta è stata obbligata: eco-truciolo di abete 100% naturale esente polvere, generalmente usato per cavalli. Una confezione mi dura all'incirca un anno, e costa poco più di 5 euro.

 

CALCIVET INFO:

L'importanza di un orto personale: mai più veleni.

Troppi veleni si annidano nella frutta e nelle verdure, considerando anche che alcuni prodotti superano il massimo di sostanze proibite (arsenico, cadmio, rame etc.) e soprattutto dall'indiscriminato uso da anticrittogamici sistemici presenti negli stessi (specifico che si trovano poi DENTRO la pianta o il frutto), impossibili da mandar via.

 

Non dovrebbe essere difficile pensare che se tali dosi creano problemi a noi nel tempo, saranno mal tollerate dai nostri uccelli che invece andranno incontro a problematiche certe, spesso con epiloghi drammatici causati da un "lento" avvelenamento da colture con sostanze chimiche fissate da essere (di norma, ma non è così) tollerate a stento da un individuo di 80 kg contro gli 80 gr di un Ondulato. Inutile ribadire l'importanza del cibo verde nell'alimentazione dei nostri ondulati, per cui la scelta non dovrebbe mai ricadere sull'abbandono, bensì sulla colvitazione in orto.

 

Non tutti però, vivendo in città, hanno la possibilità di avere un appezzamento di giardino da dedicare in orto, pertanto la soluzione o le soluzioni, possono essere ben due:

 

la prima si basa sulla scelta di un orto in balcone, anche a sviluppo verticale per chi avesse esagerate ristrettezze, mentre l'altra ricadrebbe necessariamente sulle colture che sfruttano l'idroponica. 

 

L’idroponica (dal greco, údor, cioè acqua e pόnos, lavoro) è una speciale tecnica di coltivazione delle piantefuori terra generalmente nota come “l’arte di coltivare le piante nell’acqua”.

In effetti, l’idroponica è ben più che questo. Se è vero, per un verso, che tanto l’idrocoltura (la coltivazione, appunto, delle piante in acqua) quanto l’idroponica, fanno dell’acqua il principale habitat della pianta, è altrettanto vero, per altro verso, che nell’un caso si tratta, in genere, di piante acquatiche le cui radici crescono e si sviluppano autonomamente all’interno di laghi, bacini, fontane e luoghi simili, senza che sia necessario alcun tipo di intervento umano ulteriore, mentre, nel caso dell’idroponica, le colture sono il risultato dell’applicazione di una precisa e  sapiente tecnica, che richiede l’impiego di un’apposita strumentazione finalizzata a mantenere il liquido in costante circolazione.

Questa tecnica di coltivazione fuori terra, al di là degli ovvi pregiudizi e dello stupore che di primo acchito non può non provocare anche ai più aperti di mente, dà, in realtà, risultati incredibili.

Potrete realizzare un orto di tutto punto dal nulla, e coltivare floride patate, sedani e cavoli rigogliosi, saporite fragole ed ogni altra cosa desideriate, anche senza disporre di un granello di terra.

Per questo all’idroponica ricorre, in genere, chi ha il sogno di cibarsi con le verdure del proprio orto, o diilluminare una stanza della casa con i colori freschi e vivaci di un vivaio o di una serra, pur non avendo un giardino o un terreno per farlo.

 


A questo punto, per dar maggiore senso a quanto scritto, inserisco un video da un servizio televisivo, che non si limita soltanto a parlare di verdura e frutta da "normali" coltivazioni, ma anche di quelle da coltura biologica. Poi ci stupiamo perché molta gente muore di tumori; tra aria inquinata, cibo avvelenato e Dio solo sa che altro, le aspettative di lunga vita delle nostre generazioni si stanno sensibilmente azzerando.

Sarei, personalmente, per affiancare alla verdura in commercio, una tabella che ripoirti la provenienza e metodo di coltivazione (come per la carne ed il pesce) l'eventuale uso di pesticidi (e soprattutto quali) e quant'altro, perché trovo NON sia affatto giusto che la  gente non possa SCEGLIERE cosa mangiare. Non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia in eterno.

Spighe di panico ammollate o germinate

Sappiamo che le spighe di panico (Setaria italica) sono molto gradite da molti uccelli, e gli ondulati non fanno certo eccezione, considerando queste ultime delle vere e proprie ghiottonerie che oltre a fornire loro dei semi abbastanza energetici, la forma in spiga dà loro la sensazione di cibarsi nel modo più naturale possibile fungendo anche da ottimo antistress. Nel periodo di allevamento, le fornisco due volte la settimana alle coppie in cova, secche, ammollate o germinate. Il procedimento per queste ultime è molto semplice e non necessita l'uso di disinfettanti per le muffe poiché potrebbero seriamente contribuire ad irritare le pareti del gozzo causando dei problemi ai riproduttori, figuriamoci ai novelli.

 

Le spighe vanno prima ben sciacquate e successivamente immerse completamente sott'acqua avendo l'accortezza che queste ultime siano totalmente coperte, risciacquandole 1 volta al giorno: troverete l'acqua ambrata dopo diverse ore. In genere se si desidera fornirle ammollate, 12h o 24h sono più che sufficienti, altrimenti sarà meglio aspettare dalle 36h alle 48h ma il tutto dipenderà anche dalla temperatura ambientale. Prima di essere somministrate, le stesse vanno ben sciacquate e appese a scolare per almeno un'ora per poi essere servite. Una spiga intera può andar bene ad una coppia con novelli già pasciuti che riesce a consumarla nell'arco di poche ore, altrimenti mezza spiga per coppia, specie in presenza di neonati (che necessitano di minor quantità di cibo, seppure di molti nutrienti) anche mezza spiga per evitare sprechi.

 

Al termine di questa operazione, i contenitori dove abbiamo messo ammollo il tutto, vanno sciacquati e messi a mollo a del disinfettante: l'ipoclorito di sodio va benissimo, ma è importante al termine (in genere un'ora dopo) sciacquare bene frizionando con le mani pulite le pareti specialmente interne del contenitore.

 

 

Attenzione a certi stock di spighe di panico, se presentano muffe bianche potrebbero anche comprendere delle pericolose aflatossine

 

Pannocchie di mais, meglio immature.

Il Mais, pianta annuale dalle generose pannocchie di facile coltivazione, eccellenti se integrate fresche quasi allo stato lattiginoso in estate.

Sgranate o servite in pannocchie tagliate in pezzi, il mais riscontra immediato successo con gli ondulati che lo divoreranno, purché i semi siano ancora morbidi, daranno oltre ad una buona base nutrienti anche un gran da fare agli stessi; è bene sempre acquistare pannocchie chiuse o coltivarle in proprio, assicurarsi che la varietà scelta non sia OGM.

Germe di Grano

Si chiama "Germe" di grano poiché è l'embrione da cui si sviluppa la pianta. È altamente proteico ricchissimo di vitamine del gruppo E, B1,B3,B5,B6 e F ma non soltanto, difatti possiamo annoverare presenze di molti oligoelementi tra cui il calcio, il potassio, lo zinco e il magnesio, e ancora fosforo, silicio, zolfo, rame, manganese, ferro, selenio e molibdeno.

 

Una volta somministrato nel pastoncino, deve essere consumato il più in fretta possibile onde evitare che perda le sue proprietà tanto benefiche.

 

Irrinunciabile e utilissimo integratore naturale, il germe di grano garantisce un' assunzione sicura e naturale delle summenzionate vitamine ed oligoelementi. Per ulteriori informazioni sul germe di grano, cliccare QUI

 

 

 

Avena selvatica

Un seme eccezionale, già presente  nel misto utilizzato durante l'anno decorticato e secco. In primavera inoltrata (Maggio) è possibile fare un bel giro nelle campagne delle proprie zone, e raccogliere le spighe di avena a mazzi, per poi sistemarle all'interno della voliera o da appenderne qualcuna nelle gabbie cova per lo svezzamento dei novelli, quando ancora i semi all'interno sono allo stato lattiginoso.

 

Inizialmente pensavo non avrebbero capito che all'interno di quelle "pannocchie" vi fossero contenuti dei semi di avena, ma sbagliavo. Dopo neanche cinque minuti i miei ondulati erano tutti all'opera per aprirle col becco per mangiarne i semi. Una sopresa la prima volta graditissima che oltre a dare loro dei semi ricchissimi di vitamina E e vitamine 100% naturale (no porcherie sintetiche) li ha impegnati a fondo divertendoli anche. Un ottimo antistress a mio avviso.

 

Ho provato anche con le spighe di orzo, sono ben gradite, ma ATTENZIONE al grano e all'orzo, specie se coltivato in campi dove vedrete solo il singolo cereale, potrebbe contenere dei pesticidi. Io nel dubbio, mi limito all'avena (e non è poco, anzi) fatta eccezione se non sono spighe di grano od orzo cresciute in mezzo al campo d'avena selvatica, piselli selvatici etc. probabilmente cresciute da grani dell'anno prima: generalmente questi campi sono destinati alla fienagione, per cui alla fine di Maggio vengono tagliati.

 

L'avena peraltro è uno di quei semi che non dovrebbe essere trascurato in un allevamento.

 

 

Per leggere i valori nutrizionali dell'avena, cliccare QUI

 

 

Erba Medica - Medicago sativa L. (alfa-alfa)

Da l'erba medica è considerata sempre la regina delle piante utilizzate per il foraggio, introdotta anche nell'alimentazione umana e regolatrice intestinale per i mammiferi, viene utilizzata a larga scala e consumata in base al taglio che ne determina la qualità. Contiene proteine, betacarotene, calcio e vitamina E, da impiegare soprattutto allo stato disidratato nel pastoncino. 

La farina di erba medica reperibile, si ottiene dalla macinatura dei pellets a loro volta preparati per l'industria zootecnica, con destinazione nei in vari campi, per cui è più facile  trovare i pellets che la farina, a meno che non abbiate qualche amico che lavora in qualche mangimificio che voglia favorirvene un po' triturata. Il costo è irrisorio.

 

Tutto ciò che bisogna sapere sull'erba medica, ed eventuali approfondimenti, su questo interessante PDF: cliccare QUI

 

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I cavoletti di Bruxelles

I cavoletti di Bruxelles vengono forniti da me tali e quali o grattati nel pastoncino. Somministrati durante il periodo di allevamento e muta, sono una preziosissima fonte di vit.A e vit.K ma anche di vit.C di vit.B con un'alta presenza di minerali importanti, quali il rame, il calcio, il fosforo e il potassio. 

L'accortezza come in qualsiasi tipo di verdura acquistata, è quella di lavarli con molta attenzione, magari lasciandoli un'ora a bagno con acqua e bicarbonato di sodio. Le foglie eventualmente ingiallite vanno rimosse lasciando l'ortaggio a libera disposizione nella gabbia, anche per diversi giorni, nel caso non fossero consumati nell'immediato.

 

N.B. Alcuni uccelli, specie quelli acquistati da poco, potrebbero non gradire nell'immediato determinati cibi di comprovato benessere nei loro confronti, che in altri allevamenti, invece, divorano sistematicamente: è bene quindi abituarli per gradi e non scoraggiarsi se all'inizio non li degnano di uno sguardo. Il miglior momento per tentare di somministrare loro qualcosa, è fornirglielo in voliera. I primi difatti si accingeranno incuriositi ad assaggiare la novità, scatenando così l'interesse di tutti gli altri.

 

Scheda sui cavoletti di Bruxelles in PDF: cliccare QUI

 

I piselli e i fagiolini.

Di tanto in tanto, uso anche io mettere dei piselli nel pastoncino. Di norma i piselli freschi, non si trovano certo durante tutto l'anno, per cui in alcuni casi, giusto per arricchire ulteriormente il pastoncino, ne metto un pochino di decongelati ed a temperatura ambiente all'interno dello stesso. Non più di due cucchiai da cucina, nel composto che utilizzo sopra.

Per leggere i valori nutrizionali dei piselli, cliccare qui.

 

I fagiolini vengono somministrati freschi sempre e con tutto il baccello, alternandoli ad altre verdure, di solito non nel pastoncino, ma attaccati alle pinzette portafrutta e verdura.

Per i valori nutrizionali del fagiolino, cliccare qui.

 

Invece quando arriva il periodo, da Aprile generalmente, i piselli e i fagiolini, diventano una componente settimanale dell'alimentazione. Mi regolo somministrando un baccello di dimensioni piccole - come unità di misura - ogni due ondulati, per cui il loro consumo non risulterà neanche più di tanto dispendioso. Un valido aiuto soprattutto per il periodo di muta e variare di continua l'alimentazione.

 

È sempre bene preferire verdura (e anche frutta) di stagione, evitando prodotti derivati dalle serre e primizie.

 

 

 

Asparagi selvatici

Asparagi, sempre e solo selvatici, da raccogliere nel periodo più proprizio della propria zona in prossimità della Primavera, appartengono a quelle verdure da somministrare di tanto in tanto per variare l'alimentazione verde dei nostri ondulati. 

 

Asparagi selvatici (di bosco) 100 g di parte edibile
% parte edibile 57
Acqua g 89.3
Proteine g 4.6
Grassi - Lipidi g 0.2
Zuccheri - Glucidi totali g 4.0
Amido g 0
Zuccheri solubili g 4.0
Fibra alimentare g -
Calorie (Kcal) 35
Kilojoule (Kj) 147
Sodio mg 5
Potassio mg 198
Ferro mg 1.1
Calcio mg 25
Fosforo mg 90
Vitamina B1 (Tiamina) mg 0.13
Vitamina B2 (Riboflavina) mg 0.43
Vitamina PP o B3 (Niacina) mg 1.50
Vitamina A (Retinolo) µg 155
Vitamina C (Acido L-ascorbico) mg 23

Crescione dei giardini: Lepidium Sativum

 

Il crescione dei giardini (garden cress) è una pianta appartenente alla Famiglia delle Brassicaceae, Genere Lepidium, Specie sativum; la sua nomenclatura binomiale corrisponde a Lepidium sativum.

l crescione dei giardini è una piccola pianta aromatica erbacea, a ciclo annuale, verosimilmente originaria dell'India. Si caratterizza per la crescita rapidissima ed il sapore tipicamente piccante. Nei paesi anglosassoni è associato alla senape (mustard and cress) e, in virtù delle sue caratteristiche gustative , acquisisce il nome di: "garden pepper cress", "pepperwort pepper grass", o "poor man's pepper".

Il crescione dei giardini può raggiungere i 60cm di altezza (ma in genere viene prelevato entro i 20cm) ed ha la capacità ramificare nella parte superiore della pianta. Il fusto e le foglie sono verde brillante, mentre in prossimità delle radici si presenta più chiaro; i fiori sono piccoli, raggruppati e color bianco-rosato.

 

I germogli di Crescione contengono una notevole quantita di

(Ca, K ,Fe, Io, Zn, P) Hanno proprietà depurative e di controllo degli zuccheri.

 

Per vedere tutti i valori nutrizionali del Crescione dei giardini, clicca QUI

 

 

COLTURA E COMMERCIO DEL CRESCIONE DEI GIARDINI

 

Il crescione dei giardini è ampiamente coltivato (sia a livello commerciale che privato) in Inghilterra, Francia, Olanda e Scandinavia; in Italia costituisce un prodotto di secondaria importanza. Si presta a colture idroponiche e prospera nell'acqua leggermente alcalina. Spesso, l'offerta del mercato non è sufficiente a coprire il fabbisogno delle popolazioni che ne fanno ampio consumo; ciò è imputabile alla necessità di consumarlo soprattutto FRESCO.

Il crescione dei giardini risulta piuttosto facile e rapido da coltivare in maniera autonoma, sia con le sementi, sia con il trapianto delle piccole piantine; in genere, sono sufficienti 7-14 giorni di crescita dopo la semina per il raggiungimento di 5-13cm di altezza.

Il crescione dei giardini presenta uno sviluppo estremamente rapido, pertanto viene impiegato come Specie-Test per il monitoraggio della salubrità del terreno.

 
Il suo nome "CRESCIONE" deriva appunto dalla sua capacità impressionante di sviluppo. In pochi giorni le piantine crescono in maniera spaventosa, ed infatti viene spesso venduto in vaschette con un sottile strato di torba o lana di roccia, con piantine di 3-4 giorni che vengono recise con le forbici e servite nell'insalata. 
Nell'allevamento dell'ondulato le piantine possono essere recise con le forbici pochi giorni dopo la nascita e mescolate al pastoncino, oppure sfoltite di appendendo rametti con foglie all'interno delle gabbie.
 
Sotto, un video dimostrativo "accelerato" di sviluppo del Crescione:

Argilla verde

 

L'Argilla Verde come depurativo e rimineralizzante.

 

 

Un'altra accortezza della quale ormai non faccio a meno, e largamente sperimentata dall'uomo sin dagli antipodi ed oggi riscoperta anche per noi (soprattutto) è l'uso di argilla verde ventilata miscelata nell'acqua di bevanda.

I pappagalli in natura bevono da pozze dove l'acqua potrebbe sembrare sporca, ma in realtà contiene oltre un altissimo residuo, una presenza strabiliante di minerali ed oligoelementi che aiutano il loro organismo. Io uso questa accortezza massimo DUE volte a settimana con questo sistema: con 1 cucchiaio da tè di polvere impalpabile per litro d'acqua (Attenzione fate attenzione a non respirare forte in quel momento) per poi lasciarla riposare tutta la notte. Al mattino, riempire i beverini con l'acqua.

 

L'argilla ha proprietà importanti quali:

 

  1. Alcalinizzante e disinfettante sui tessuti (epidermide)
  2. Antidolorifica e antinfiammatoria
  3. Rimineralizzante, riequilibrante e antiendemigena. Combatte cioè la ritenzione idrica con un meccanismo osmotico, assorbendo i liquidi e i prodotti di scarto del metabolismo. I sali minerali in essa contenuti attirano infatti l'acqua e altri soluti per osmosi, così come il sale integrale si umidifica assorbendo l'acqua presente nell´ambiente. 
    In questo modo L'argilla funziona da catalizzatore dei processi biologici.
  4. L'argilla riequilibra inoltre la termoregolazione grazie alla sua capacità termoassorbente
  5. L'argilla infine rigenera l'attività organica e risveglia il potenziale energetico, grazie alla sua capacità di cedere debolissime dosi di energia elettromagnetica.

 

 

Tale accortezza, può tranquillamente essere addizionata ad aceto o altri integratori vitaminici.

 

 

Sale Himalayano e Sali minerali in blocchi

Nelle gabbie e in voliera soprattutto, cerco di non far mancare mai delle preziose fonti di sali minerali. Tempo fa acquistai una mattonella di ben kg 2, di sali minerali. Economica oltremodo in quanto la cifra per la medesima, destinata ad ovini e piccoli bovini, costa sulle 4 euro scarse ed è un ulteriore accorgimento che male non fa ma, la ricerca col tempo di qualcosa di più adatto, completo e naturale mi ha spinto a provare il sale di roccia purissimo dell'Himalaya.  

Il sale cristallino himalayano, anch'esso formatosi nei millenni, vanta circa 84 oligoelementi in tracce e una lunga lista di minerali disciolti al suo interno in proporzioni variabili, che, legati al reticolo cristallino, sono biodisponibili e velocemente assimilabili. Tra essi troviamo, per esempio, elementi essenziali quali magnesio, potassio, iodio, calcio, ferro e zolfo. Svariate ricerche biofisiche hanno dimostrato quanto questo sale sia efficace per la nostra salute, e dei nostri animali.

 

Con quest'ultimo accorgimento (senza però sostituire le mattonella "Rockie" di sali minerali che è presente sempre) ho la sicurezza che da una parte e l'altra, i miei ondulati assumano giocoforza tutti gli elementi e oligoelementi indispensabili, grazie alle tracce stesse presenti intorno a loro.

 

Inoltre, sciolgo un piccolo granello della grandezza approssimativa di un cecio, all'interno dell'acqua che poi arricchita da aceto, va a diventare la bevanda giornaliera favorendo un ulteriore mineralizzazione dell'acqua.

Una parziale raccolta di Video, che man mano verranno implementati su questa sezione, che troveranno maggiore utilità agli allevatori che vanno alla ricerca di piante selvatiche da integrare all'alimentazione dei propri Ondulati. 

 

Ringrazio il canale video su youtube "La Natura è Bellezza"  e "Identify that plant" per aver messo a disposizione video molto didattici.

 

Differenza tra Eucalyptus globulus e camaldulensis

Bieta Selvatica (Beta vulgaris)

Cicoria Selvatica (Chicorium intybus L)

Cardo Mariano (Silybum marianum)

Crespino spinoso (Sonchus asper)

Crespino comune (Sonchus oleraceus)

Centocchio (Stellaria media)

Tarassaco (Taraxacum Officinale)

Pisello selvatico (Pisum arvense)

Finocchio Selvatico (Foeniculum vulgare miller)

Avena sativa

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